Una Torre, tanti nomi!

Nella zona dell'Isola Sacra, poco distante dal Ponte Due Giugno e attigua a Villa Guglielmi, sulla parte sinistra di Via della Scafa, troviamo la torre Niccolina. Il suo destino è curioso: in effetti, non fu l’unica torre edificata nelle vicinanze del porto canale! Fa parte della triade di torri costruite a difesa del litorale romano, nei pressi di quello che è oggi il centro storico di Fiumicino. Le altre due torri costiere erano la Torre Clementina e la Torre Alessandrina. Di queste tre torri costiere, la Torre Niccolina è stata la prima ad essere costruita e…anche l’unica a non essere distrutta! Vediamo insieme qualche dettaglio sulla sua storia e alcune curiosità sui suoi TRE nomi. La torre, in effetti, è chiamata in vari modi (a volte anche torre portuense o torre del bargello) ma è conosciuta principalmente come Torre Niccolina, Torre Diruta o Torraccia dello sbirro. Perché?

LA SUA STORIA E LE SUE…PARTICOLARITÀ!

Innanzitutto, dobbiamo dire che la sua edificazione avvenne nel 1450, quando il papa era Niccolò V. Questo è il semplice motivo per cui uno dei suoi appellativi è, appunto, Torre Niccolina. La Torre si trovava in un luogo ben diverso da quello attuale: sulla riva destra del canale di Fiumicino (e non a sinistra, come oggi) e sorgeva esattamente in prossimità della costa! Questo ci fa capire quanto la morfologia del territorio sia cambiata nel corso del tempo, dal momento che la torre si trova oggi a ben due chilometri dal mare.

L’allungamento della costa a causa del continuo accumulo di detriti trasportati dal fiume, d’altronde, è stato il motivo dell'abbandono della Torre Niccolina. Nel momento in cui, non trovandosi più all’estremità della costa, perse la funzione di baluardo, venne abbandonata e rimase solo un rudere. Questo è il motivo per cui viene chiamata anche “Torre Diruta”. Venne prontamente costruita un'altra torre, la Alessandrina, in un punto più avanzato. Quando anche quest'ultima venne a trovarsi in una posizione troppo arretrata, venne costruita la Torre Clementina.

Molte attribuzioni ci fanno sapere che la torre deriva il nome dal papa Niccolò V. In realtà, nessuna cartografia classica riporta il nome di “Niccolina”. Quello che è certo è che, all’origine, si trovava sulla riva destra del canale: in questo modo rifornire la città di Porto o difenderla dagli attacchi sarebbe stato più facile (sarebbe inverosimile immaginarla sul territorio di isola Sacra, dove è oggi). Inoltre, la bolla “Costitutio de aedificantibus turribus in oris maritimis” emessa nel 1567 dal papa Pio V ha ordinato la costruzione di una nuova torre sulla riva destra del canale di Fiumicino (alla “banda di ponente”). Questa torre dovrebbe essere la Torre Niccolina che osserviamo oggi. Essa, non a caso, viene chiamata anche "Torre di Pio V". Non è chiaro se Pio V abbia solamente restaurato la torre fatta edificare da Niccolò V nel 1450 o se abbia ordinato la costruzione (da zero) della torre. Possiamo presumere, altrimenti, che Pio V abbia fatto costruire la nuova torre sulla base di quella edificata da papa Niccolò V (una torre sullo stesso punto, dunque, probabilmente già c’era).

L’ALLUVIONE CHE (FORSE) HA DEVIATO IL CORSO DEL CANALE

Alcune carte e dipinti risalenti alla fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 mostrano la torre sulla riva destra del fiume, dandoci la conferma che effettivamente la torre si trovava in quel punto. Perché allora oggi si trova sulla riva sinistra? Probabilmente una forte alluvione, verso la fine del XVI secolo, ha rotto gli argini del canale determinando un cambiamento del corso dell’acqua, che avrebbe aggirato la torre spostandola sulla riva sinistra. Potrebbe trattarsi dell’alluvione del 1598: questo può aver cambiato il corso del canale, così come è altrettanto plausibile che quest’ultimo sia stato spostato artificialmente (in un suo tratto), a causa dell’impaludamento che ha interessato la zona in seguito all’alluvione.


LA TORRACCIA DELLO SBIRRO…UN POSTO MAL FREQUENTATO

Un altro nome della Torre è “Torraccia dello sbirro”. In effetti, i torrieri della Reverenda Camera Apostolica, mal pagati, decidevano spesso di cederla ad alcuni signorotti locali in cambio di compenso. Questi, offrendo protezione agli abitanti del luogo, ne approfittavano per tiranneggiarli pretendendo pagamenti in denaro o in natura.

Fonti:

Segni Verticali, a cura di Il filo di Arianna Associazione verticale. /   Fiumicino tra cielo e mare: una storia da vedere, di AA.VV., Publidea 95, 2000

https://www.comune.fiumicino.rm.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=104:le-torri-nicolina-e-palidoro&lang=it

http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=96643

Come arrivare

Dove si trova: Via della Scafa, Isola Sacra, Fiumicino. La torre si trova in un’area vicino Villa Guglielmi e poco distante dal Ponte Due Giugno.

Come arrivare: Ci si può arrivare a piedi dal Ponte Due Giugno (la strada è a senso unico) oppure, provenendo da Isola Sacra, percorrere Via della Scafa. La Torre si trova in un’area verde, prima di Villa Guglielmi.

La torre non è aperta al pubblico. 

Fonti: Segni Verticali, a cura di Il filo di Arianna Associazione verticale.  Fiumicino tra cielo e mare: una storia da vedere, di AA.VV., Publidea 95, 2000. https://www.comune.fiumicino.rm.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=104:le-torri-nicolina-e-palidoro&lang=it.  http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=96643