La Torre Clementina

A volte, soprattutto mentre si cammina, viene da chiedersi cosa ci fosse in precedenza sul terreno che stiamo percorrendo. Appena scesi dal punte 2 Giugno, arrivando dalla Portuense, si poteva ammirare la torre Clementina oggi scomparsa; era vicino alcuni edifici affiancati a schiera. La Torre Clementina a difesa di Fiumicino fu eretta nel 1773, costruita cinquecento metri più a valle rispetto alla torre Alessandrina. L’imponente facciata che guardava verso il paese riportava una grande iscrizione in latino, che attribuiva la torre a Papa Clemente XIV. Il testo diceva:

"CLEMENTI XIV P.O.M.

QUOA ANTIQUIS TURRIBUS

OB ARESCENTIA MARIS LITTORAMINUS IDONEIS

ELEGANTISSIMAM HANC

IN IPSO RIPAE SUPERCILIO A FUNDAMENTIS EXCITARI IUSSERIT

ANNO A PARTU VIRGINIS

MDCCLXXIII" 




Il progetto è conservato all’Archivio di Stato di Roma, ma va precisato che la costruzione venne eseguita in maniera diversa rispetto a come era stato pensato. Ad esempio, non venne realizzato la copertura a tetto spiovente, forse per consentire una maggior manovrabilità dei cannoni, e vennero ritoccati anche finestre e i coronamenti di beccatelli. Era alta circa 20 metri, e ogni lato della base misurava 10 metri ciascuno. L’ingresso era posto sopra la tradizionale scarpa, ed era raggiungibile con una scala inizialmente ripiegabile nella sua parte finale.

La torre svolgeva anche una funzione pubblica: i torrieri riscuotevano le gabelle delle navi attraccate in porto e svolgevano operazioni di controllo sulle merci. Sul terrazzo vi era un piccolo deposito per le munizioni, oltre al rialzo della lanterna e le garitte (costruzioni di legno o in muratura  destinate a riparare le sentinelle addette alla vigilanza di un edificio) delle vedette. La torre era resistita ad un attacco di tre giorni da parte di due navi inglesi nel 1808 a colpi di cannoni, e gli inglesi che riuscirono a sbarcare furono costretti a ritirarsi a causa delle truppe pontefici. La torre però non riuscì a resistere alla furia della ritirata tedesca, che la fece saltare in aria alle ore 18:00 il 30 aprile 1944. La torre dei piloti, ricostruita nel dopoguerra, ha una vaga somiglianza con quella che fu la Torre Clementina.

A Castel Gandolfo, presso la residenza estiva del pontefice, si trova un affresco più realistico del progetto conservato all'Archivio di Stato di Roma: è situato nella sala del biliardo, dedicata a Clemente XIV. L'armamento iniziale fu quello trasferitovi dalla dismessa Torre Alessandrina.