A poca distanza da Palidoro c'è Castel Campanile. Una delle prime notizie di questo territorio si ha nel 1236: in una bolla di papa Gregorio IX viene menzionato come Castrum Campanilis, alle dipendenze del vescovo di Porto e Santa Rufina. Tuttavia, non è questa la menzione più antica: nel 1007, su una pergamena del monastero di Santa Maria in via Lata, compare un certo Fundus Campaninus. Le origini del luogo sono molto incerte, tanto che gli storici hanno avanzato ipotesi diverse. Per alcuni, si tratterebbe dell'antica Artena, che si trovava tra le città etrusche di Caere e Veio, e poi distrutta dai Romani. Per altri, si tratterebbe dell'Artena dei Volsci, occupata dai Romani nel 401 a.C.
Grazie ad alcuni scavi archeologici effettuati a Castel Campanile e nei dintorni a partire dall'Ottocento, si è ipotizzato che questa zona corrispondesse ad un pagus, ossia una circoscrizione territoriale rurale appartenuta probabilmente prima agli Etruschi e poi ai Romani (sono stati trovati resti di una villa di epoca imperiale). Infine nel Medioevo avrebbe conosciuto il suo periodo di massimo splendore, grazie all'aumento della popolazione e allo sviluppo economico. Tuttavia, altri studiosi avanzano l'ipotesi che prima del Medioevo non ci siano stati insediamenti significativi.
Il
castellum
campanilis
- oltre ad apparire per la prima volta con questo nome nella bolla di
Gregorio IX - viene menzionato in un testamento del 1254, con il
quale viene donato da Alberto Normanni ad uno dei suoi figli. Questo
castrum
campanilis
dovrebbe coincidere con quello che oggi viene chiamato "il
Castellaccio": un insediamento medievale sorto prima dell'XI
secolo ed abitato fino al XIV secolo, e di cui restano alcune rovine.
Per altri, le rovine "del Castellaccio" che possiamo
osservare oggi si riferiscono al castrum
novum,
un'altra fortificazione edificata dai discendenti dei Normanni solo
successivamente (nel XIII secolo o nella prima metà del XIV secolo).
Per il castrum Campanilis si apre in seguito una serie di passaggi di proprietà: il castello passò alla famiglia degli Orsini, poi nel 1480 a quella degli Anguillara (in questo anno risulta già diruto), poi ancora ai Capodiferro, ai Cenci ed infine ai Borghese. Le sue rovine si trovano al chilometro 6 di Via di Castel Campanile, che si apre subito dopo il borgo di Palidoro. Era circondato da una cinta muraria e protetto da quattro torri merlate, di cui oggi se ne distinguono tre. Inoltre, una parte del territorio nota come tenimento di San Lorenzo di Castel Campanile appartenne all'ordine del Templari. Della chiesa di San Lorenzo rimane oggi un muro di parallelepipedi irregolari.
I resti dell'abitato medievale di Castel Campanile (la Rocca, il
Colombaio, le due torri, i fossati difensivi, i resti della chiesa)
si trovano sulla sommità di una collina, al chilometro 6 di Via di
Castel Campanile; una via che si apre dalla Via Aurelia, subito dopo
il borgo di Palidoro, sulla destra.
All'interno
dell'area appartenente all'agriturismo "Casale del Castellaccio"
(che è anche ristorante, azienda agricola e centro ippico) sono
presenti rovine dell'antico insediamento, in particolare resti delle
torri e del muro di cinta. L'agriturismo organizza suggestive
passeggiate, che comprendono anche la visita ad alcune grotte ai lati
della castellina di Castel Campanile.
Fonti: https://www.arstum.it/percorsi/luoghi/castel-campanile/castel-campanile-dalle-origini-allabbandono/
https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Campanile
https://www.casaledelcastellaccio.com/zona-archeologica
Agriturismo "Casale del Castellaccio"
Via
di Castel Campanile, 581, 00050 Fiumicino RM - 0661697654 /3346482258 E-mail: casaledelcastellaccio@gmail.com
Sito
web: www.casaledelcastellaccio.com