All'inizio di Via della Torre Clementina, proprio di fronte alla rotonda che conduce al Ponte Due Giugno, potete notare una locomotiva e un carro bagagliaio, posizionati su vecchi binari. Di certo, è alquanto insolito vedere dei binari "sparire" sotto il manto stradale e, ancora più strano, un treno dell'Ottocento tra locali e macchine che sfrecciano. Ma c'è un motivo!
Il binario su cui si è riposizionato il convoglio è ciò che resta del raccordo tra la dismessa stazione di Fiumicino città ed il Porto Canale: per circa un secolo, questo è stato utilizzato per lo scambio di merci con le navi che attraccavano alla banchina. L'origine del collegamento ferroviario Roma-Fiumicino risale al 1875: con una legge del 3 luglio l'avvocato Ignazio Noccioli veniva autorizzato a costruire la diramazione da Pontegaleria a Fiumicino. La linea aprì ufficialmente il 6 maggio del 1878. Il tratto che arrivava al porto canale invece, entrò in servizio più tardi. Nel 1927, l'importanza di questo raccordo fu tale che venne elevato al rango di Stazione, col nome "Fiumicino Porto Canale". Vennero realizzate anche altre diramazioni che servivano le principali industrie locali (la Vetreria S.A.I.V. e il Carbonile). Un'altra diramazione importante è quella che conduceva alla spiaggia, alla fermata "Capanne di Coccia di morto" dove i bagnanti potevano godere del mare. Dal 1905 la gestione passò alle neocostituite Ferrovie dello Stato.
Purtroppo, dalla
fine degli anni 60, il traffico merci cominciò a ridursi
drasticamente finché il raccordo con il porto venne ufficialmente
dismesso nel marzo 1990, (anche se non svolgeva più servizio dagli
anni 70). Con
l'apertura del raccordo con l'aeroporto nel 1990 e la nuova stazione
di Fiumicino Aeroporto, si pensò di chiudere definitivamente il
collegamento con la città.
Tra le
proteste cittadine, l'ultimo treno per Roma partì la sera del 30
gennaio del 2000.
ASPETTI TECNICI
Il vagone e la locomotiva sono stati donati alla Città da un collezionista, appassionato del mondo ferroviario, che a suo tempo ha salvato dalla demolizione numerosi carri, vagoni e locomotive, creandosi un’importante raccolta.
LOCOMOTIVA:
Locotender a tre assi motori più uno portante. Di progettazione svizzera della S.L.M Winterthur, fu costruita su licenza a Napoli nel 1894 e faceva parte della dotazione della società per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna. Portava il nome di "Palestro", che campeggiava su due grosse targhe di bronzo, poste sulle fiancate, in aggiunta al numero 45 che era quello progressivo di entrata in servizio.
motore=
a vapore saturo, pressione massima 12bar -
Velocità
massima= km/h 45
CARRO BAGAGLIAIO
Castellammare serie D - 1888
Utilizzato per il trasporto di merci e corrispondenza. La cassa, completamente di legno, poggia su un telaio in acciaio ed è divisa internamente in due ambienti, uno per le merci e uno a servizio del capotreno.