Il Mediterraneo tra quattro mura: vi raccontiamo il nostro viaggio nel mare...della storia!
Volete sapere come è andata?
Beh, è stata decisamente una domenica mattina con..."i piedi in acqua"! ☔⛵
Scopriamola insieme!

Ma non ci siamo fatti scoraggiare dalla pioggia!
Il dottor Renato Sebastiani, archeologo e responsabile scientifico del Museo, ha anzi approfittato degli ultimi minuti di tempo stabile per introdurre la sua spiegazione all'esterno.
Parte così il primo dei tre gruppi e il nostro viaggio attraverso i secoli.


Un cambiamento nella morfologia del territorio a dir poco straordinario, ed altrettanto straordinario è il modo in cui i porti imperiali funzionavano alla perfezione.
Ma solo all'interno del sito storico, tra resti di imbarcazioni ed altri oggetti legati al sorprendente mondo della navigazione, abbiamo potuto capirlo.



Siamo nell'epoca dei grandi commerci internazionali. Siamo nell'epoca in cui la crescita demografica della capitale non si ferma ed urgono merci, prodotti, culture che vengono da lontano. Ed è così che il porto di Traiano, pensato come scalo
mercantile di Ostia, diventa così importante da
accaparrarsi quasi tutti i movimenti commerciali e di transito di Roma.
Tutto questo non sarebbe mai esistito senza la darsena, i canali interni, il magnifico bacino esagonale di Traiano (visitabile oggi all'interno dell'Oasi di Porto), i magazzini di stoccaggio delle merci, le banchine, ma soprattutto...senza loro, le vere protagoniste del posto: LE NAVI ROMANE.
I loro relitti sono imponenti, si vedono già dall'ingresso del Museo e, a guardarli, non si direbbe che siano passati MILLENNI.
Ancora una volta, il dottor Renato Sebastiani ci ha illustrato le strutture delle navi, le loro diverse caratteristiche a seconda dello scopo che avevano, le preziose tecniche costruttive dei navigatori romani...




Niente era lasciato al caso e si considerava ogni minimo dettaglio, dal tipo e quantità di merci che dovevano essere trasportate, al tipo di viaggio che dovevano affrontare (mare aperto o canali interni) e lo scopo (navi da pesca, da commercio, da guerra, etc.)
Ma non solo! Nel Museo sono conservati anche oggetti di uso quotidiano, che hanno comunque a che fare con i Porti.
Un esempio è il Sesterzio di Traiano, coniato fra il 112 e il 114 d.C., per celebrare la realizzazione del nuovo impianto portuale.
Il sesterzio fu acquistato dalla Pro Loco di Fiumicino A.P.S. con il generoso contributo economico dei cittadini di Fiumicino ed è esposto nella nostra sede principale (Piazza Grassi, 12) e, per qualche settimana, al Museo. Eccolo qui!


E senza studiosi, architetti, archeologi e tantissimi altri professionisti, non saremmo qui ad ammirarli.
Grazie al Parco Archeologico di Ostia Antica, grazie a Renato Sebastiani per averci coinvolti e grazie a tutti voi che potete riconoscervi in queste foto e che avete partecipato!
Potete commentare questo articolo insieme a noi e raccontarci le vostre impressioni.
Alla prossima!