L’Episcopio di Porto S. Rufina è un borgo medievale che conserva ancora la cinta muraria merlata e la porta originale che porta lo stemma di Papa Sisto IV, il quale nel 1483 fece restaurare le mura dopo essere stato accolto dal Vescovo Rodrigo Borgia. Tuttavia, le sue origini risalgono all’era romana; l’episcopio si trova infatti su quella che fu la sede amministrativa dei Porti di Claudio e Traiano e svolgeva una funzione strategica nel controllo dei due. Il borgo aveva la funzione di ospitare la sede vescovile di Porto e Santa Rufina, ma nel XI° secolo Benedetto III lo trasformò in un presidio militare, fortificato poi nei secoli successivi; dal XVI° secolo mantiene l’aspetto che possiamo ammirare ancora oggi, anche se sono intervenute varie ristrutturazioni. All’interno dell’Episcopio vi è la Chiesa dedicata a Sant’Ippolito e Lucia, ove riposano le reliquie del patrono di Fiumicino.
Il cortile è di origine settecentesca, ad opera degli architetti Gregorini e Passalacqua (che hanno realizzato anche la Basilica di S. Croce in Gerusalemme a Roma). Il complesso è formato da un edificio a pianta rettangolare. L’ingresso al palazzo avviene attraversando un arco, ed entrando in una corte quadrangolare. L’elemento di maggior spicco del luogo è sicuramente la torre, un vero mastio rinforzato che circonda la base della costruzione. La torre inoltre ospita alcuni alloggi e una vasta dispensa al piano terra. La chiesa annessa al palazzo svolgeva la funzione di cattedrale fino al 1960; in origine era dedicata S. Lucia, ma successivamente si aggiunsero SS. Rufina e Seconda, ed è legata anche al culto di S. Ippolito che dal 1990 è diventato co-dedicatario della chiesa. L’edificio appena citato ha un’unica navata, con due cappelle sporgenti dal perimetro; queste, insieme alla torre con l’orologio, furono realizzate per volontà del cardinale Flavio Chigi, grazie all’opera di Carlo Fontana nel 1689.
Sul lato sud, invece, si trovano le funzioni della sacrestia, recentemente posti in comunicazione con la cappella del Rosario. La sacrestia in precedenza era posta alla parete in fondo alla chiesa, e comunicava con una porta oggi tamponata. Nel 1930 fu venduto l’intero complesso alla congregazione religiosa dei figli di S. Maria Immacolata, che ancora oggi ne è proprietaria. Nel 2000, in occasione del giubileo, sono iniziati i lavori di restaurazione; I lavori hanno interessato anche la torre, i prospetti interni dell’episcopio e della chiesa e il cortile interno; particolare attenzione è stata posta anche nei confronti del recinto murale esterno, che presenta varie fasi costruttive, risalenti fin l’epoca romana. Il termine Episcopio indica la residenza e curia del Vescovo, e questo nome deriva dalla sua originaria destinazione legata alla nascita della diocesi di Porto. Quest’ultima è infatti considerata una delle più antiche della cristianità, le cui origini risalirebbero fin al 211, ben prima dell’editto di Costantino nel 312 d. C.
Fonti: https://romatevere.hypotheses.org/520 /http://www.specchioromano.it/Fondamentali/Lespigolature/2014/OTTOBRE/L'EPISCOPIO%20DI%20PORTO.htm /http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=96662/ https://it.wikipedia.org/wiki/Episcopio_di_Porto /https://civitavecchia.portmobility.it/it/lepiscopio-o-castello-di-porto-fiumicino
Dove si trova: Via del Casale di Santa Lucia, 48, Fiumicino, 00054, RM
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