Tra la campagna di Maccarese e Focene si trova una piccola Cappella del 1700, dedicata ad una martire dell’Isola Sacra, Ninfa, che morì predicando la sua fede. È una cappella votiva donata da Papa Leone IV (847-855) ed è circondata dai resti di quelli che erano vecchi casali contadini. Al suo interno si trova una stanza spoglia, con un’abside che probabilmente un tempo ospitava una statua della martire. Lo spazio è molto piccolo ma sufficiente per conservare ciò che fu un culto antico. Ninfa era figlia di Aureliano, prefetto di Palermo, che perseguitava i cristiani. Si convertì e venne battezzata in casa sua dal vescovo Mamiliano. Aureliano cercò allora di far recedere la figlia dalla nuova religione, mentre arrestava Mamiliano e altri duecento cristiani. Li torturò barbaramente e li chiuse in carcere, ma la leggenda narra che un angelo li liberò e li condusse in riva al mare, dove salparono. Ninfa fu, invece, mandata in esilio in Africa, dopo una persecuzione religiosa ad opera degli Ariani. Non è chiaro se anche Mamiliano sia stato mandato in esilio insieme a Ninfa. Pare che, riscattata la pietà dei fedeli, riuscì anche a tornare in Sardegna, dove sembra che il vescovo Mamiliano abbia fondato dei monasteri per monache eremite. Con la volontà di visitare Roma sbarcarono entrambi a Bucina, dove fu seppellito Mamiliano a seguito della sua morte. Dopo un anno circa anche Ninfa morì, e fu sepolta dove erano conservati le reliquie di altri martiri. Sembra che la scelta di andare a Roma fosse dovuta al fatto che Ninfa volesse visitare i Sepolcri degli Apostoli Pietro e Paolo; tuttavia sembra che Ninfa sia morta a Porto (l’attuale Fiumicino) e i fedeli costruirono una Chiesa per lei. La notizia più antica sulla S. Ninfa risale al IX secolo; nella biografia di Papa Leone IV (847-855) si legge che egli fece un dono alla chiesa di S. Ninfa, nella zona Portuense.
La cappella di S. Ninfa si trova su un terreno privato, ragion per cui non è aperta al pubblico. Se il proprietario del terreno è presente, si può chiedere gentilmente di visitarla.