Scopriamo Villa Guglielmi

La nascita della Villa risale al 1697, anno in cui il Principe Don Giovanni Battista Aldobrandini comprò un Casino, ossia una casa signorile di campagna per svago e giorni di festa, a Fiumicino; con la morte del principe nel 1709, il nipote Don Benedetto lo ereditò, usandolo come luogo dove trascorrere le sue vacanze con la caccia. Con il desiderio di ingrandirlo, Don Benedetto Pamphili decise di costruire un nuovo cortile nel 1748, affidandosi a Sebastiano Primoli che aveva cave di pozzolana e fornaci di mattoni. Il progetto inoltre aveva ingaggiato numerosi muratori, falegnami e artisti nella realizzazione dello stesso. Tuttavia, l’improvvisa morte di Don Benedetto nel 1750 portò ad un rallentamento nei lavori, a causa del mancato pagamento degli operai. Infatti, il fidecommesso, suo padre Don Girolamo Pamphili ingaggiò una causa contro i lavoratori poiché non voleva rimborsarli del materiale della costruzione. La sua morte nel 1760, però, fece ereditare l’edificio a Don Federico Colonna, il quale la cedette alla famiglia Primoli in cambio del rimborso dei lavori e dei crediti agli artisti. A causa di una controversia creatasi, l’intervento dell’architetto Carlo Marchionni divise la Villa in due: a Don Filippo Colonna venne dato il Casino, mentre la famiglia Primoli prese la nuova ala della villa, ereditando anche i debiti.  Dopo una successione di molteplici famiglie, alla fine dell’800 la proprietà passò alla famiglia Guglielmi come regalo di battesimo per la neonata Elena Guglielmi. La marchesa la utilizzava raramente, il cui nome restò tuttavia alla Villa. La bonifica iniziò nel 1884, quando arrivarono 420 ravennati in treno e furono ospitati presso la villa. Durante la Seconda guerra mondiale ospitò una quindicina di famiglie sfollate, mentre al primo piano vi era l’ufficio della polizia. La Villa ha nei dintorni un grande parco che si estende per circa tre ettari. Nel 1980 la Villa è stata presa dal Comune di Roma, ma a causa dell’assenza di vigilanza ha subito numerosi atti vandalici, con danni a porte, infissi, deteriorando la struttura. Nel 1992 la proprietà della Villa e del parco passa al Comune di Fiumicino, che decise di ristrutturarla, e ad oggi è una biblioteca comunale che conta 21.600 volumi, di cui 3000 per ragazzi. La villa inoltre ospita la sede di uffici comunali, assessorato alla cultura e al turismo, e ha una sala conferenze, utilizzata come teatro con 70 posti.  

OSPITI ILLUSTRI  

  • Papa Gregorio XVI Il 254° vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica dal 2 febbraio 1831 alla morte, verificatasi il 1° giugno 1846, fu ospite presso il Palazzo Camerale nel 1835. Venne per osservare i lavori da lui ordinati relativi alle banchine del porto.
  • Claude-Achille Debussy Nato a Saint-Germain-en-Laye il 22 agosto 1862, fu un pianista e compositore francese considerato uno dei massimi esponenti del simbolismo musicale che soggiornò a Roma dal 1885 al 1887, avendo vinto il “Prix de Rome”; visitò spesso i dintorni di Roma, e fu intorno al 1885 che Primoli lo ospitò presso la villa. Riporta così una sua descrizione di Fiumicino, riportata da Franco Onorati in “Strenna dei Romanisti”: “Ho lasciato Roma e sono stato a Fiumicino. Primoli, essendo a Parigi, m’ha offerto la sua villa che è deliziosamente sistemata. Fiumicino è un luogo affascinante dove i romani vengono a farsi i bagni nel mare e dove ho avuto un piacevolissimo soggiorno, ho goduto d’una completa solitudine, ciò di cui ho bisogno per adesso.”

Fonti: Fiumicino, tra Cielo e Mare/ Flyer/ Guida turistica/ Fiumicino, Un mare di storia.

Villa Guglielmi (english)

In 1697 the Prince G.B. Pamphili Aldobrandini bought a “Casino”, a typical country villa, with the purpose to spend moments of leisure. In 1748, heirs undertook an expansion project of the villa by realizing other buildings and a large internal courtyard. After being owned by several families, including the Primoli’s and the Giraud’s, in 1864 the villa passed to to the Guglielmi family, whose name still retains today.
The villa had many rooms, those intended for nobles were sumptuously decorated, while those intended for servants were simpler with smaller spaces. On the ground floor there was a large cooking area with a large fireplace and washbasins, the carriage’s porch, the stable and, although in very narrow spaces, there were also toilet facilities. Rooms, arranged in a square, enclosed the internal courtyard, which is still accessible today by a monumental portal on the east side. 
Among the distinguished guests of the villa, we recall Pope Gregory the 16th , who visited Fiumicino in 1835. As evidence of his passage, there is an inscription on a marble slab located in a room on the first floor, restored by the Pro Loco in 2011. Among Count Primoli’s guests of the villa, we also mention the French composer Claude Debussy, who in 1885, described Fiumicino as a charming place and the villa as delightfully arranged, where he could enjoy a complete solitude. Unfortunately, just a little remains of the original appearance because of the demolition and rebuilding of all the interiors and attics, during the renovation process completed in 2007. Nothing remains, except in the photos, of the original picturesque decorations and the coffered ceilings. Today the villa represents a very important cultural reference point thanks to its historical importance and because there is the Municipal Library. Moreover the surrounding park is considered as the “green lung” of the city.