Il Castello di Torrimpietra

A poca distanza dalla trafficata via Aurelia e dal caos cittadino di Roma, si erge imponente uno dei castelli che da secoli impreziosiscono la nostra Fiumicino. Stiamo parlando del castello di Torrimpietra. Così come il castello di Maccarese, anche il castello di Torrimpietra ha alle spalle una travagliata storia di passaggi di proprietà e, soprattutto, restaurazioni. Ciò che vediamo oggi, come spesso accade, è il risultato delle decisioni di coloro che vi hanno dimorato. Ed ogni artista che è passato di qui vi ha lasciato una preziosissima traccia.

Inizialmente era un borgo fortificato sorto nell’alto medioevo, circa nel 1245. E in effetti a testimoniare le origini medioevali ci pensano ancora oggi le torri di avvistamento, il fossato e il muro di cinta. Il cosiddetto “castrum” era molto diffuso nell’Europa del Medioevo: si tratta di un abitato agricolo circondato da mura, che si espande attorno agli edifici di residenza signorile. Nel corso del tempo fu ingrandito e le sue fortificazioni ampliate. Un testamento risalente al 1254 menziona il villaggio fortificato tra le proprietà della famiglia dei Normanni (che comprendeva, tra le altre località, anche Villa San Giorgio, una delle tenute che ha dato origine a Maccarese). Successivamente passa nelle mani della famiglia Anguillara, poi la famiglia Massimo, poi ancora i Peretti. Il nome di Torre in Pietra deriva infatti da una torre isolata nelle vicinanze del castello e compare per la prima volta in una pianta che elenca le proprietà della famiglia Peretti. In particolare, ad acquistare il castello nel 1590 fu Camilla Peretti, la sorella di Papa Sisto V. Con i Peretti, che fecero costruire un nuovo edificio sui resti di quello medioevale, il castello fu trasformato in una sontuosa residenza signorile, sede di banchetti e battute di caccia. Il nipote del papa, Michele Peretti, commissionò i lavori all’architetto Francesco Peperelli: anche il giardino doveva simboleggiare la ricchezza ed il prestigio della famiglia, con pavoni coloratissimi che scorazzavano tra gli alberi. Lo stile di vita lussuoso, e le ingenti risorse finanziarie spese, portarono la famiglia Peretti a vendere il castello e la tenuta ai Falconieri, una famiglia di banchieri della Roma barocca. Con i Falconieri il castello venne di nuovo ristrutturato, questa volta da due artisti celeberrimi del tempo. Stiamo parlando di Ferdinando Fuga che progettò una nuova chiesa e un nuovo scalone d’accesso al palazzo e di Pier Leone Ghezzi che affrescò la chiesa e i saloni del castello con dei meravigliosi dipinti, ancora oggi elemento prezioso della visita.


Dal 1870 il castello passò nelle mani di diverse famiglie, fino ad essere acquistato nel 1926 dal senatore Luigi Albertini che, assieme al figlio Leonardo e al genero Nicolò Carandini, mise in atto un’importante opera di bonifica della palude circostante ed avviò una prospera azienda agricola, oltre al restauro del borgo di Torrimpietra, del suo castello e della chiesa.

Facciamo una breve visita virtuale nel castello! Al pian terreno possiamo accedere alla Sala Peretti con archi a tutto sesto, mentre attraverso lo scalone di accesso ci ritroviamo al piano nobile. Qui ci sono le sale con i dipinti realizzati da Ghezzi, con colori che spaziano dal più tenue al più acceso: essi rappresentano scene di caccia, stemmi, figure religiose, allegoriche, paesaggi, ritratti di cardinali. Possiamo anche osservare, nella Sala del Giubileo, le scene che ritraggono il Papa Benedetto XIII in visita al castello nel 1725. Le sale hanno nomi che si riferiscono al tipo di raffigurazione presente (Sala Verde, Sale Falconieri, La stanza del bosco).

I due giardini, con al centro una fontana, hanno pini e platani. La chiesa di Sant’Antonio, che si trova sulla sinistra uscendo dal castello, è la più antica parrocchia presente sul territorio di Fiumicino: ha una pianta ottagonale ed un portico a pilastri. La sua realizzazione è opera di Ferdinando Fuga, mentre gli affreschi e il cartiglio di Pier Leone Ghezzi. La cantina del castello si trova alle sue spalle ed è stata scavata sotto una collina in tufo: a partire dal ‘400, viene utilizzata per conservare il vino. Oggi l’azienda agricola produce vini di ottima qualità, che vanno dal Merlot allo Chardonnay, fino al Rosso Lazio I.G.T. Terre di Breccia, il vino più rinomato.

Fonti:https://www.ezrome.it/roma-da-vedere/fuori-porta/2328-una-gita-tra-storia-ed-eleganza-al-castello-di-torrimpietra https://www.dimorestoricheitaliane.it/dimora/castello-torre-in-pietra/ http://www.lazioturismo.it/asp/scheda_archeo.asp?id=135  http://www.visitfiumicino.com/tour/rivivi-i-fasti-del-passato-visitando-il-castello-di-torre-in-pietra/


Informazioni utili

Dove si trova: Piazza Torrimpietra, 2, Torrimpietra, Fiumicino (RM).

Come arrivare: Il castello si trova a 25 km da Roma, a 3 km dall’Autostrada Roma-Civitavecchia, a 19 km dall’Aeroporto di Fiumicino e a 40 km dal Porto di Civitavecchia. Provenendo da Roma, si può percorrere l’autostrada Roma-Fiumicino, prendere l’autostrada Roma-Civitavecchia, uscire allo svincolo di Torrimpietra e immettersi sulla via Aurelia. Da qui svoltare verso Via di Pagliaccetto, che diventa in seguito Via di Torrimpietra.

Visite: Oggi si organizzano visite guidate al Castello, alla Chiesa e alla Cantina. La visita al castello costa 12 euro a persona ed è gratuita il primo lunedì del mese dalle ore 9.00 alle ore 11.00. La visita è sempre gratuita per i bambini sotto i dodici anni. Gruppi appartenenti ad associazioni culturali e studiosi possono prenotare una visita guidata con richiesta scritta all’e-mail: info@castelloditorreinpietra.it. Le visite sono riservate a gruppi di minimo 15 persone. Alla visita del castello può seguire una degustazione di vini alla cantina.

Attenzione: le modalità delle visite potrebbero essere cambiate. Si consiglia  sempre di contattare direttamente la struttura.

La Chiesa è aperta la domenica e i giorni festivi per la S. Messa alle ore 10.00.