• La fontana delle 5 lune, quando si trovava ancora a Roma.

Cenni Storici

Alla base del serbatoio per l’acqua a Fiumicino, si trova questa fontana in travertino. La sua storia parte dal maggio 1928 con la delibera n.3533, quando fu indetto un concorso per la creazione di dieci fontane artistiche, per sostituirne lo stesso numero fatte, però, in ghisa. La loro funzione, nonostante l’elevazione artistica, era comunque distribuire l’acqua. Questa fontana, dovendo essere addossata ad un palazzo che apparteneva ai Piccolomini (il cui stemma ha una croce sormontata da cinque lune) e, a causa della forma della via, assunse il disegno che troviamo ancora oggi.

Una luna piena getta l’acqua in una vasca ornata da beccatelli. Sotto sono rappresentate le altre quattro lune, due in fase calante e due in fase crescente, le quali contornano i tre getti dell’acqua che si raccoglie in una vasca bombata. Prima, quando si trovava a Roma, era vicina a Piazza Navona. Se si trova qui, è perché nel 1936 l’edificio venne demolito per realizzare il Corso del Rinascimento, e la fontana rimase a lungo, fino al dopoguerra, dentro i magazzini comunali, fino a quando non venne collocata dove ancora si trova, alla base del serbatoio di Fiumicino. L’autore della fontana, Salvatore Amato, nato nel 1897, fece in tempo a venire a Fiumicino a vedere la nuova collocazione della sua opera, ed una foto lo ritrae felice con la consorte e la figlia.

Nel 2011 la Pro Loco di Fiumicino ha intrapreso il lavoro di restauro estetico e funzionale della Fontana delle Cinque Lune, lavoro condotto gratuitamente dal Cav. Angelo Bellotto, con la consulenza dell'Arch. Paolo Marconi. I lavori sono stati completati grazie alla disponibilità dell'architetto Patrizia di Nola, che ha anche provveduto al rifacimento del marciapiedi dell'area antistante. Alla cerimonia del 21 aprile 2021, con cui la fontana è stata restituita al pubblico, ha partecipato anche la figlia dell'autore, la sig.ra Concetta Amato.

Fonti: Fiumicino, tra Cielo e Mare /  Fiumicino, Un mare di storia.

La fontana e la sua "profezia"

Esiste una suggestiva poesia di Giuseppe Valentini, tratta da "Le rime del tempo perduto". Il componimento poetico fu composto negli anni '30 del 1900, quando la fontana si trovava ancora a Roma. Eppure nei suoi versi, seppur si riferiscano all'acqua che sgorgava dalla fontana, ci sono molti  riferimenti al "mare" e" al porto": sembra proprio che si parli di Fiumicino!
Qualcuno vede in questa poesia una sorta di profezia, come se l'attuale collocamento della fontana fosse scritto nel destino...
Qui la seconda e terza strofa della poesia:

<<Non l'adesca il fastigio della tiara,
non v'impresse l'artefice le chiavi,
solo la festa di quest'acqua chiara
che anela i porti dalle ardite navi,

ch'è arrivata fin qui, ma per passare,
c'ha conservato la sua fresca voce
per correre, ridendo, verso il mare,
da una sorgente giungere a una foce>>